mercoledì 6 aprile 2016

Lavorare perché?


Il lavoro.
Che grande invenzione.
Inizia tutto prima che l'uomo comparisse sulla terra.
Gli animali hanno necessità primarie che possono soddisfare solo col duro lavoro, cibo, sopravvivenza, cibo, ricerca dell'acqua, cibo (beh cosa vi aspettavate???)
I carnivori dovevano procacciarsi il cibo (ed alcune strategie animali di caccia sono così cazzute da aver ispirato anche strategie militari)
Gli erbivori dovevano "rompere i coglioni ai carnivori" su quanto fosse più salutare il loro stile di vita (e senza Social non era affatto facile, bisognava girare di caverna in caverna, col rischio di non uscirne più)
Poi comparve l'uomo (creato o evoluto non lo so, è stato troppo tempo fa e non mi ricordo).
L'uomo alla sua comparsa, non aveva esigenze differenti da qualsiasi altro animale, ma aveva un'intelligenza in piena evoluzione (ve l'ho già detto che non c'erano ancora i social, no???)
L'uomo iniziò a cacciare la frutta e la verdura per i suoi pasti, a costruire gli animali per la carne e le pelli e a coltivare tutta una serie di utensili per rendere più facili i lavori (poi si accorse di aver fatto un gran casino e cominciò a cacciare animali, coltivare piante e costruire attrezzi)
Risolte le necessità primarie, l'uomo iniziò ad usare la sua intelligenza superiore per creare oggetti nuovi, esplorare il mondo, fare nuove scoperte.
Arrivarono così la ruota, che rivoluzionò il mondo, capanne e costruzioni di vario tipo, attrezzi sempre più efficienti con cui lavorare di più, meglio ed in meno tempo.
L'uomo riusciva a produrre più di quanto servisse ai suoi bisogni, a proteggersi meglio, avere più tempo libero.
E qui cominciano i casini.
Tempo.
La vita dell'uomo non era più scandita dai ritmi primordiali del "pappa, cacca, nanna", ma c'era dello spazio vuoto da riempire.
L'uomo cominciò a scoprire necessità superiori, bisogni intellettivi e spirituali che mai prima di allora aveva avuto.
I gruppi familiari si riuniscono in tribù, le tribù diventano città.
Nasce il sistema sociale.
I bisogni dell'individuo diventano i bisogni della comunità.
Ecco allora che il lavoro diventa più specializzato.
L'uomo non produce più tutto ciò che gli serve, ma si specializza.
Nascono le botteghe artigiane ed i mestieri.
Ma ancora l'uomo lavora per vivere, non vive per lavorare.
Si produce il minimo indispensabile, si ripara ciò che si rompe e si usa prevalentemente forza lavoro umana.
Poi arrivano le macchine e la produzione si impenna.
I bisogni dell'individuo cambiano, diventando più vari ed avariati.
La scienza fa passi da gigante, arriva il treno, l'aereo, i viaggi intercontinentali, il teletrasporto e il viaggio nel tem... (no, questi ultimi 2 ancora no, ma ci sto lavorando)
Si produce in un giorno, ciò che 50 anni fa si faceva in un mese, con meno mano d'opera, a prezzi più bassi e con tecnologie all'avanguardia.
L'uomo cominciò a vedere il futuro come un paradiso in cui le macchine lavorano e l'uomo gode, almeno fino a che a SKYNET non gli girano le balle.
E allora...
Perché siamo ancora così schiavi del lavoro???
Ai posteri l'ardua sentenza.
Io non ho ancora trovato una risposta.
E voi???

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